Sebbene siano numerosi i settori in cui l’Intelligenza Artificiale ha un’influenza significativa, l’industria sanitaria è al momento quella in cui si sta verificando il più grande cambiamento, soprattutto per l’impatto che questa tecnologia già sta avendo e sempre più avrà non solo sul lavoro dei clinici ma anche sulla salute dei pazienti.

L’enorme potenzialità dell’AI e delle Interfacce Conversazionali nell’Healthcare era probabilmente già stato intuito alcuni decenni fa, quando nel 1966 fu sviluppata ELIZA, la prima psicoterapeuta virtuale e in assoluto il primo Assistente Virtuale creato.

Il divario medico-paziente

Nonostante ciò per molti anni il rapporto medico-paziente è rimasto assolutamente immutato e si è venuto col tempo a creare un divario tra queste due figure: il clinico, molto spesso a causa dei numerosi pazienti, non riesce a rispondere alle numerose domande.

Il risultato è che finita la visita, si conclude anche il momento di confronto con un esperto, lasciando spesso i pazienti in uno stato ulteriore di stress ed ansia che li spinge a trovare risposte e soluzioni ai loro problemi in altri canali, spesso non attendibili.

Si pensi ad esempio a dei neogenitori alle prese per la prima volte con un bambino appena nato: è normale che, per sentirsi rassicurati, avranno la necessità di rivolgere numerose domande al proprio pediatra, interrogativi molto spesso comuni ad altri neogenitori a cui il medico si trova continuamente a dover rispondere, con una notevole perdita di tempo.

I vantaggi di un Healthcare conversazionale

Perché allora non affidarsi ad un Assistente Virtuale in grado di supportare i pazienti, offrendogli risposte curate e puntuali, e allo stesso tempo di segnalare al medico le domande a cui non è in grado di rispondere?

Da una parte si sgraverebbe il clinico da un compito di routine e time consuming e dall’altra si darebbe ai pazienti uno strumento che gli consentirebbe di ridurre il loro livello di stress e di trovare risposte certe e affidabili a problemi facilmente gestibili.

Un Chatbot può infatti guidare le persone a comprendere e a valutare i sintomi presenti, identificando la cura migliore e ricevendo assistenza immediata, senza la necessità di ricorrere subito ad un medico umano.

Gli attori decisori che operano nel settore sanitario hanno sicuramente intuito questi numerosi vantaggi ed è per questo che si parla sempre di più di un Healthcare conversazionale. L’adozione sempre più diffusa di Chatbot in questo campo porterà solamente ad ulteriori vantaggi: grazie all’interazione crescente tra pazienti e bot, quest’ultimo sarà in grado nel tempo di migliorare le risposte e utilizzare un linguaggio sempre più naturale.

Il punto di forza della Healthcare conversazionale

Il punto di forza di questi Assistenti Virtuali è proprio il fatto che si basano sulla conversazione. Grazie a questo fattore, risultano essere più coinvolgenti, e di conseguenza più utilizzati, rispetto invece alle classiche applicazioni.

La veloce evoluzione che stanno vivendo le Interfacce Conversazionali fa sì che ben presto saranno anche in grado di rilevare l’umore e l’emozioni che sta vivendo l’utente, fondamentale se si tratta di un paziente in cura e allora stesso importante per capire se l’esperienza è frustrate, ad esempio perché non riesce ad ottenere le risposte desiderate.

Per tutti i motivi qui sopra visti, c’è da aspettarsi che entro breve la rivoluzione dell’Healthcare verso un modello conversazionale sarà davvero realtà e che, una volta superata l’iniziale fase introduttiva, si arriverà ad un punto tale in cui si instaurerà un nuovo modello medico-paziente che rimarrà fino all’avvento di un’ulteriore rivoluzione tecnologica.

Questa soluzione, infine, si muove all’interno di quelli che sono gli altri obiettivi della Digital Health: garantire un facile accesso alle cure ad un numero sempre più crescente di persone e allo stesso tempo assicurare una medicina sempre più personalizzata.

 

 

Sources: ChatbotMagazine, 123RF