I dispositivi wearable stanno trovando numerose applicazioni in ambito medico, permettendo a pazienti, caregiver e medici di monitorare l’andamento della terapia, se vi è aderenza e, più in generale, di controllare costantemente lo stato di salute di una persona.

Il monitoraggio continuo e la raccolta dei dati sono fondamentali per creare i così detti modelli predittivi, utili per prevenire l’insorgenza di determinati rischi o patologie.

Per questo motivo, sono sempre più diffusi i dispositivi wearable capaci di dialogare con le applicazioni e di comunicare sia con il paziente che con il medico, registrando continuamente alcuni parametri fondamentali: battito cardiaco, periodi di inattività, ritmo circadiano ma non solo. Alcune soluzioni, come i cerotti smart, permettono di registrare anche altri parametri utili per stimare le variazioni di glucosio, offrendo un monitoraggio continuo alle persone affette da diabete, per le quali rappresentano una valida alternativa a quella che è l’attuale fastidiosa pratica di misurazione di questo valore.

L’innovazione tecnologica in questo settore sta procedendo velocemente: si è così arrivati alla creazione di dispositivi wearable che possono essere ingoiati dal paziente e, grazie al recente via libera da parte della Food and Drug Administration, troveranno presto applicazione negli Stati Uniti. La speranza è che possano arrivare presto anche in Europa.

Come funziona

Il sistema che si sta sviluppando prevede ben tre componenti diverse che devono continuamente dialogare tra di loro. La pillola che il paziente deve assumere, infatti, contiene al suo interno un sensore commestibile, della grandezza di un granello di sabbia.

Una volta ingoiata, la pillola arriva nello stomaco dove i succhi gastrici la sciolgono, fino ad arrivare al sensore che, una volta attivato, inizia a comunicare con un cerotto che, applicato sulla pelle del paziente, trasferisce tutti i dati ad un’applicazione. Qui vengono registrati, memorizzati e inviati al medico di base o al caregiver.

Gli ambiti di applicazione

Lo scopo di questo sistema è quello di poterlo poi utilizzare per pazienti affetti da disturbi mentali, come ad esempio la schizofrenia o i disturbi bipolari, malattie che vengono diagnosticate con sempre maggiore frequenza. Grazie all’applicazione, il paziente può continuamente registrare il suo stato d’animo mentre il cerotto ne tiene sotto controllo alcuni valori, quali battito cardiaco, periodo di inattività e le sostanze presenti nel sudore.

Quando il paziente assume la pillola, grazie al sistema di tracciamento è possibile analizzare come variano questi valori prima, durante e dopo il periodo di assunzione, informazioni fondamentali per capire se è necessario intervenire in maniera differente, se vi sono fattori capaci di creare delle crisi nel paziente affetto da schizofrenia e come il suo umore cambia nel tempo. Ma non solo: se il cerotto non riceve i dati provenienti dalla pillola, indice di mancata assunzione, comunica all’applicazione la necessità di mandare un reminder al paziente o al suo caregiver.

I vantaggi di questi dispositivi wearable sono numerosi: migliorano la vita dei pazienti, rendono più semplice l’attività di monitoraggio e controllo di medici e caregiver, aumentando così l’aderenza alla terapia.

Un’innovazione capace di portare il settore del Pharma & Healthcare verso un futuro sempre più digitalizzato, in cui diversi sistemi e strumenti sono in grado di dialogare continuamente tra di loro, raccogliere dati ed offrire informazioni in tempo reale circa l’andamento della terapia.

 

 

Sources: CNN, Pexels