Il 2017 è iniziato da poco, ma è sotto gli occhi di tutti come la tecnologia protagonista di quest’anno sia quella dei Chatbot, software in grado di sostenere conversazioni intelligenti, scritte o vocali, con esseri umani.

I Chatbot vengono usati già in diversi settori allo scopo di offrire una sempre maggiore varietà di servizi e stanno pian piano entrando a fare parte delle nostre vite, senza che gli utenti spesso si rendano conto di quanto siano già presenti nella loro quotidianità.

Sono Chatbot anche quegli Assistenti Vocali prodotti dai leader di mercato come Apple con Siri, Microsoft con Cortana, Google con Google Assistant, Amazon con Alexa. Il panorama è molto ampio e sentiamo spesso parlare di loro, ma andiamo ad osservarli più da vicino per capire le loro caratteristiche e differenze.

Siri

Siri è l’assistente vocale lanciato da Apple con la versione iOS 5, disponibile per iPhone 4s in lingua inglese, francese e tedesco a partire dal 2011. Di anni ne sono passati molti e Siri è cresciuta, passando dall’essere un’interfaccia basilare presente tra le varie funzioni dell’iPhone a diventare una degli assistenti vocali più utilizzati e dalla più spiccata personalità tra quelli presenti sul mercato.

Siri risponde sempre con tono garbato ed educato e i suoi usi sono principalmente legati alla ricerca di informazioni e servizi online piuttosto che all’accesso ai dati personali dell’utente. La scelta è stata fatta dall’azienda di Cupertino che predilige da sempre l’idea di tutelare la privacy dei suoi utenti. Questo prevede che Siri non acceda alle mail o a informazioni circa la geolocalizzazione, ma può comunque fornire messaggi e consigli preziosi legati al calendario, appuntamenti o promemoria.

Lo sviluppo e la tecnologia con cui è stata progettata fa di Siri un bot avanzato, al quale si può chiedere quasi tutto ottenendo risposte con successo e avendo accesso a un’ampia gamma di funzionalità. L’aspetto negativo di Siri è rappresentato dalla sua mancanza di integrazione con molte applicazioni e device che non sono sotto il brand Apple e la difficoltà in cui ogni tanto incappa nel comprendere informazioni o messaggi espressi con un linguaggio troppo naturale. Solo dal 2016 Apple ha deciso di aprirsi verso l’esterno e con la versione iOS 10 ha reso possibile agli sviluppatori fuori dal mondo di Apple di mettere a disposizione le proprie abilità di sviluppo.

Siri non è rimasta legata solo al mondo del mobile e grazie ad Apple TV e a Apple HomeKit sta entrando nelle nostre case con servizi di musica, di messaging e ricerca di informazioni online

Cortana

Cortana è disponibile sia come parte integrante di Windows 10 che come applicazione per Android e iOS. Se si trascorre molto tempo lavorando e navigando da un device all’altro è la soluzione ideale in quanto permette di portare con sé il proprio assistente vocale ovunque ci si trovi.

Cortana è molto utile nel dare informazioni circa film e cinema, ristoranti nelle vicinanze, indicazioni stradali, o informazioni riguardo il meteo, ma non è altrettanto abile nell’integrarsi con altre applicazioni, cosa che ci si aspetterebbe invece da un assistente virtuale in grado di funzionare su diversi tipi di device. Non è chiaramente l’unico assistente vocale multidevice, ma è probabilmente il migliore presente oggi sul mercato dotato di questa funzione.

Uno dei principali punti di forza di Microsoft è stato quello di inserire Cortana nell’Edge web browser, in modo che, da vero assistente, possa essere presente e intervenire per aiutare l’utente a completare azioni che avvengono puramente online, come la prenotazione di un tavolo al ristorante o la ricerca di sconti quanto si vuole comprare un oggetto nel web; per questo motivo la caratteristica principale di Cortana è la sua alta integrabilità con device Google Android e Apple iOS.

Microsoft vuole infatti incentivare l’uso e rendere sempre disponibile il suo ecosistema costituito da Xbox, Skype e LinkedIn.

Google Assistant

Non è ben chiaro dove finisca Google Now, un assistente personale che registra e raccoglie migliaia di informazioni sui luoghi visitati, sugli appuntamenti in agenda, il tutto permettendo ricerche guidate, e dove inizi Google Assistant, ma si pensa che quest’ultimo rappresenti il futuro di Google.

La caratteristica che rende davvero unico Google Assistant è il modo in cui le funzioni tipiche di un assistente virtuale personale si integrino a tutto l’ecosistema di Google. Se si chiede infatti di vedere foto di Barcellona, verranno mostrate non solo le immagini del web, ma anche le foto personali fatte nella città spagnola e archiviate in Google.

Google Assistant risponde agevolmente alle domande riguardanti meteo, ristoranti o locali presenti nelle vicinanze e informazioni circa gli spostamenti dimostrando piena integrazione con Google Maps.

Tra le sue funzionalità c’è ampia possibilità di fare ricerche online di qualsiasi natura, per rispondere verrà utilizzato il motore di ricerca più diffuso al mondo: Google. L’integrazione è presente anche con Gmail, e questo permetterà di richiedere informazioni di natura personale come l’orario di partenza del volo prenotato.

Google Assistant dimostra quanto il colosso americano stia investendo nell’AI.

Google Home sta portando i suoi frutti e si sta sempre più integrando nella quotidianità delle famiglie oltre oceano permettendo non solo di avere informazioni generiche o la possibilità di farsi leggere le news mentre si è impegnati a fare altro, ma rende possibile prenotare la spesa o ordinare cibo d’asporto direttamente da casa, senza alzarsi nemmeno dal divano.

Alexa

La particolarità che distingue Alexa dall’ecosistema sopra citato è il fatto che sia un assistente vocale non integrato su uno smartphone, ma che necessita di un device specifico per essere usato: Amazon Echo. Tuttavia Amazon sta lavorando all’integrazione di Alexa su smartphone e sullo sviluppo di un’applicazione specifica che lo renda accessibile a tutti in mobilità.

Alexa è in grado di fornire informazioni circa il meteo o la programmazione dei film previsti per la serata, ma la sua vera abilità sta nella capacità di integrarsi con terze parti.

Con il bot di Amazon è possibile ordinare la pizza, prenotare un taxi, comprare oggetti su Amazon o accedere alla propria playlist preferita su Spotify

Le funzionalità di Alexa sono state sviluppate in tempi molto brevi, andando a differenziare il bot in modo netto dagli altri assistenti vocali presenti oggi sul mercato. Ciò che la rende unica nel suo genere non è solo l’idea di avere un device specifico e dedicato per poterlo usare, ma il fatto che non sia dotato di nessun tipo di interfaccia grafica e funzioni solo ed esclusivamente con il controllo della voce.

Questo non permetterà di scrollare le informazioni ottenute una volta che si chiede ad Alexa un ristorante giapponese per la cena, o la programmazione del cinema vicino a casa. L’utente dovrà abituarsi a fruire le informazioni affidandosi interamente alla voce di Alexa.

Dal punto di vista tecnologico la sensibilità ed accuratezza di Amazon Echo risulta essere senza pari, così come la sua integrazione nella vita quotidiana degli utenti.

Il panorama degli assitenti virtuali sviluppati e messi sul mercato dai grandi colossi tech è estremamente ampio e questo ci fa capire come siano i Chatbot il vero investimento del futuro.

Tanto è stato fatto nel giro di pochi anni e gli studi e le sperimentazioni non si sono di certo fermate qui, anzi. Siamo certi che i bot entreranno sempre di più a far parte della nostra quotidianità, integrandosi con le nostre abitudini e semplificandoci la vita.

 

Sources: T3, Business Insider, CNN Tech