Il futuro del Retail sarà Digitale e Customer-Centric.

Questa è la considerazione più rilevante che emerge da uno studio condotto da Tns Kantar, leader mondiale nelle ricerche di mercato.

Lo studio evidenzia come la capacità di integrare e sfruttare strumenti digitali di supporto alle vendite su tutti i canali a disposizione del Brand sia una delle sfide più importanti per le aziende del settore Retail.

Uno dei temi fondamentali evidenziati dalla ricerca è la necessità di conoscere la clientela e le sue attitudini di acquisto in modo approfondito per allineare l’esperienza di acquisto tra business fisico e digitale.

Ma non solo, è importante che lo sia anche, se non soprattutto, l’esperienza del cliente tra i vari punti vendita monomarca dello stesso Brand:

«Nei nostri 140 negozi vendiamo un concetto, una narrazione del nostro prodotto», afferma Claudio Luti, presidente di Kartell.  

Il negozio del futuro deve pertanto diventare l’epicentro del mondo del Brand in tutte le sue sfaccettature, il luogo in cui il cliente viene accompagnato in un percorso sempre più emozionale, e in cui il Brand comunica sé stesso al suo massimo potenziale. Lo conferma anche Vittorio Radice, vice chairman de La Rinascente: «Da venditori di prodotti siamo diventati venditori di esperienze, trasformando i department store in luoghi di incontro».

E in questa sfida, le tecnologie digitali possono davvero portare un contributo fondamentale, che può fare la differenza in termini sia di fatturato che di autorevolezza nella comunicazione dei valori propri del Brand.

 

Lo studio porta altri dati di interesse per il Retail, specie collegati alla dicotomia tra canale fisico e digitale.

In primis, nonostante la crescita del canale di vendita digitale, il 50% del campione selezionato su scala europea prevede di continuare a fare acquisti sul canale fisico addirittura fino al 2030 e questo nonostante le giovani generazioni siano più inclini al digitale, soprattutto per i prodotti elettronici.

Peraltro, il 51% suppone che i negozi saranno largamente dotati di strumenti di supporto alla vendita digitale sempre con lo stesso orizzonte temporale.

La Customer Experience è un elemento-cardine del futuro del Retail e lo dimostra il fatto che il 50% dei consumatori si aspetta di ricevere e utilizzare offerte personalizzate direttamente sul luogo di vendita via mobile.

In generale, gli individui sono sempre più sensibili alla personalizzazione e alla contestualizzazione delle comunicazioni, un fattore essenziale di fidelizzazione per oltre il 20%.

Ovviamente, il 50% di coloro che hanno avuto un’esperienza positiva sono disposti a tornare nello stesso negozio. Di ampia rilevanza è inoltre il fatto che oltre l’80% del campione consideri la digitalizzazione come il futuro della Loyalty, soprattutto grazie allo sviluppo dei pagamenti mobili e altri strumenti di aiuto alla vendita digitale.

Fra i giovani di età compresa fra 18 e 24 anni, il 61% è sensibile a vantaggi come anteprime in esclusiva o giochi di coinvolgimento. Il fenomeno della gamification sta così diventando una pietra angolare del processo di fidelizzazione dei clienti, al pari dei servizi personalizzati e dei vantaggi finanziari.

Quello che ne consegue è che il nuovo consumatore si aspetta uno shopping seamless, esperienziale, e ama sentirsi parte di una community, divertendosi e sentendosi coinvolto dal Brand in un’esperienza one-to-one.

In uno scenario in continua evoluzione dunque l’unica certezza è che il futuro del negozio è all’insegna dell’omnicanalità. E crescerà chi sarà in grado di essere ubiquo, incontrando il cliente là dove nasce l’esigenza di consumo e accompagnandolo in una User Experience appagante e senza frizioni tra le varie piattaforme.

Alla base di questo approccio ci sono i dati e la loro analisi, la Business Intelligence e il Machine Learning, tanto che oggi la Digital Trasformation è definita una priorità del settore Retail, anche in termini d’investimento, perché ritenuta indispensabile per comprendere i propri clienti e garantirgli una Customer Experience al passo con le sue nuove abitudini.

 

Sources: impresacity, mffashion, corriere comunicazioni, e-duesse