Informazioni contestuali e dati digitali a portata di mano, esattamente dove e quando servono, per attivare collaborazioni tra esperti dislocati in luoghi lontani o migliorare i processi produttivi.

Questi e tanti altri i vantaggi della Mixed Reality per migliorare il processo produttivo.

Ultimamente si sente sempre più spesso parlare dell’utilizzo della cosiddetta Augmented o Mixed Reality in contesti industriali. In realtà però tale tecnologia è nota da tempo sia al mondo della ricerca che al business.

Ma cerchiamo innanzitutto di capire cosa sia la cosiddetta Mixed Reality e come il contesto industriale ne possa beneficiare.

Con Mixed Reality si intende la fusione di informazioni di natura digitale con informazioni già presenti nel mondo reale.

Talvolta al posto del termine Mixed Reality si tende ad usare il termine Augmented Reality (Realtà Aumentata), con riferimento alla proiezione e visualizzazione di informazioni digitali nel mondo reale. Ma le due tipologie di realtà non reali hanno alcune rilevanti differenze, analizziamole con esempi pratici.

Augmented Reality

Se si pensa ad una classica applicazione di Augmented Reality, la nostra mente va immediatamente a progetti legati ai Google Glass.

I Google Glass sono il risultato del “Project Glass”, un ambizioso progetto di sperimentazione lanciato da big G nel 2012 negli X Lab di Mountain View che ha portato allo sviluppo di una versione prototipale e limitata degli occhiali, presentata durante il Google I/O del Giugno 2012 e poi distribuita ai primi “Explorer”, tra cui Vidiemme Consulting.

Il wearable di casa Google permetteva di eseguire una serie di operazioni di base come scattare foto, registrare video, cercare informazioni su Internet, navigare con il GPS, inviare messaggi ed email, per un certo periodo telefonare, ma anche di essere personalizzati con l’upload di app sviluppate ad hoc ed acquisire quindi nuovi comandi.

 

Tutte queste funzionalità erano contestuali al bisogno e non invasive rispetto al campo visivo dell’utente, ma in grado di arricchire la realtà con contenuti extra. Questi erano proiettati dal prisma in una finestra di visualizzazione laterale ben visibile all’interno del campo visivo dell’utente e rimanevano fluttuanti rispetto al contesto circostante, seguendo lo sguardo dell’utente più che inserirsi contestualmente nello spazio reale intorno ad esso.

Mixed Reality

Quando ci si immagina un’applicazione di Mixed Reality bisogna pensare di voler aggiungere un elemento di natura digitale in un ambiente reale e volerne visualizzare l’effetto.

Innanzitutto è necessario conoscere informazioni del contesto reale per poter proiettare nella posizione esatta l’oggetto digitale e non solo semplicemente sovraimporlo e proiettarlo all’interno del campo visivo.

In termini tecnici, la scena reale deve venire osservata attraverso una telecamera, in quanto l’applicazione ha la necessità di investigare il contesto reale al fine di posizionare propriamente l’oggetto digitale. A tale scopo vengono utilizzati algoritmi detti di tracking, o tracciamento, che analizzano la scena reale al fine di comprendere il posizionamento e l’orientamento della telecamera che la osserva, per allineare di conseguenza gli oggetti digitali con quelli reali.

Tali algoritmi hanno attualmente raggiunto una qualità ed una precisione decisamente elevate, che ben si adattano all’utilizzo in un contesto industriale.

 

Tra le ultime tecnologie che permettono di sviluppare applicazioni di Mixed Reality, troviamo Tango, una nuova sensoristica per gli smartphone di prossima generazione che si affiancherà a quelli più comuni oggi, come fotocamere, accelerometri e GPS, completandoli di nuove, innovative funzionalità.

La tecnologia di Tango è in grado di percepire gli oggetti presenti in un ambiente reale, il volume da essi occupato, le distanze e le profondità ed inserire in questi ambienti degli elementi virtuali in 3D.

Vidiemme ha iniziato a studiare e familiarizzare con questa tecnologia già nella primavera del 2016, quando è stata selezionata come Early Developer ed inserita a far parte del Google App Incubator, progetto nel quale gruppi di sviluppatori scelti hanno avuto la possibilità di sviluppare applicazioni con tecnologia Tango prima che questa venisse lanciata sul mercato.

Il risultato è stato Bubbles, un’applicazione di Mixed Reality realizzata con lo scopo di rendere Tango più familiare agli utenti, aiutandoli a scoprirne le caratteristiche e le potenzialità in modo divertente ed interattivo. L’obiettivo era quello di ricreare interazioni quanto più naturali possibili con l’ambiente circostante, simulando lo scoppio di bolle o il fluttuare dei soffioni nell’aria. Semplicemente soffiando all’interno del microfono, con una gesture del tutto naturale, bolle e denti di leone vengono inseriti nella scena reale interagendo con essa: a contatto con le superfici degli oggetti reali le bolle scoppiano, mentre i denti di leone si appoggiano su di esse.

 

Il 1° di Novembre Lenovo ha lanciato sul mercato Phab 2 Pro, il primo smartphone con tecnologia Tango integrata. Il device ha 2 sensori aggiuntivi ed una componente software che conferisce al telefono skills di realtà aumentata che permettono all’utente di misurare l’ambiente circostante semplicemente con lo smartphone o di giocare con oggetti virtuali come i nostri denti di leone.

Vantaggi delle applicazioni di Mixed e Augmented Reality

Come detto, applicazioni di Mixed/Augmented Reality, tipicamente mescolano informazioni digitali ai contesti reali. Il concetto di “mixed” viene tipicamente associato alla ricezioni di informazioni visive ma può essere esteso anche ad altri sensi, come l’udito o il tatto. Al mondo reale, si aggiungono informazioni sonore o tattili, che sono generate e riprodotte in modo digitale, aprendo scenari applicativi molto interessanti da esplorare.

Ma quali i possibili vantaggi per il settore industriale?

Il primo vantaggio è sicuramente quello di avere informazioni contestuali, esattamente dove e quando servono, migliorando la capacità di interpretare il contesto reale e semplificando la lettura di informazioni di natura digitale.

Immaginiamo ad esempio di poter visualizzare dati di natura scientifica su sistemi sotto analisi oppure, di fare controlli di qualità confrontando il risultato di un processo di produzione con il prodotto teorico. La lettura delle informazioni diventa decisamente più semplice, immediata, intuitiva, se visualizzata nel contesto reale del processo, o in cui si trova il prodotto.

Proviamo ad immaginare anche la possibilità di proiettare informazioni relative alla manutenzione su prodotti industriali complessi così che gli operatori vengano guidati da manuale non più cartacei, bensì digitali ed integrati con lo scenario reale, interattivi e più semplice ed immediati da consultare.

Sfruttando le potenzialità delle tecnologie digitali è possibile attivare forme davvero avanzate di collaborazione da remoto, pensare ad un sostegno nelle attività di manutenzione da parte di esperti dislocati in luoghi lontani, con la possibilità di scambiarsi informazioni sulle procedure e registrare la sequenza delle attività. È possibile monitorare un processo produttivo, migliorandolo e agendo tempestivamente in caso di fault, per prevenire o predire eventuali anomalie, efficientandolo nel complesso.

Le applicazioni di Mixed Reality nel contesto industriale non sono del tutto nuove, ma rispetto al passato le tecnologie abilitanti sono sempre più disponibili ed il loro costo si è drasticamente ridotto nel tempo.

Al contempo, la qualità e le prestazioni delle tecnologie per la Mixed Reality sono esponenzialmente aumentate, arrivando ad un livello tale da convincere il mondo industriale a prendere seriamente in considerazione questa opportunità.

Occorre che l’introduzione di tali tecnologie nel contesto industriale sia accompagnato da un’accurata analisi del problema da risolvere, seguito da una progettazione della soluzione e da una verifica della stessa fatta su basi scientifiche. Di certo seguendo questo processo, e affidandosi ad esperti del settore, l’industria del futuro potrà beneficiare di questa tecnologia nota ed utilizzata da tempo in questo ed in altri contesti.

 

Sources: Vidiemme, Agenda Digitale