Il nostro modo di comunicare è drasticamente cambiato negli ultimi anni. Adesso mandare un messaggio scritto o vocale è di gran lunga la modalità di interazione preferita dalle persone. Un cambiamento nel proprio modo di relazionarsi con gli altri che sta cambiando anche come i pazienti contattano i propri medici e come sono a loro volta contattati da chi eroga servizi in ambito sanitario.

Non è dunque sbagliato affermare che la messaggistica sta cambiando il sistema sanitario, influenzando la modalità di interazione da entrambi le parti. Si è affermato nuovo canale di comunicazione nel mondo dell’Healthcare, che piace molto ai pazienti.

Quando è iniziato questo nuovo modo di comunicare? Ben 18 anni fa, con l’invio del primo promemoria tramite SMS come reminder di una visita medica.

Il promemoria diventa un messaggio

La prima evoluzione di questo cambiamento nel modo di comunicare si è avuto con l’invio di messaggi da parte dei fornitori di servizi medici alle persone. Piccoli reminder, testi automatizzati inviati per ricordare la visita successiva ma anche utilizzati per fare pubblicità e semplicemente comunicare nuovi servizi.

Una modalità non invasiva, rispetto alle telefonate, che permette inoltre un risparmio di soldi e tempo.

Il tutto va a vantaggio sia del paziente che del sistema sanitario stesso e di chi vi lavora. Sgravati dalla necessità di fare numerose chiamate ogni giorni, gli assistenti sanitari possono dedicare più tempo nella gestione di pratiche quotidiane e dei pazienti.
Si crea così una connessione ancora più forte con il paziente, a conferma del fatto che la tecnologia non debba essere vista come un antagonista bensì come un fattore abilitante.

Un canale di comunicazione sempre aperto

I vantaggi per i pazienti non si esauriscono però nel ricevere un messaggio che gli permetta di non dimenticarsi della prossima visita.

Grazie a questo nuovo canale di comunicazione, si abbattono le barriere e la distanza che c’era una volta tra medico e paziente.

In caso di necessità, il paziente sa di avere a disposizione la possibilità di contattare il clinico. Dall’altra parte, il medico sa che grazie a questi strumenti può essere avvisato qualora possano sopraggiungere complicanze nelle persone che ha in cura.

L’utilizzo di Chatbot va incontro proprio a questa esigenza: offrire un supporto veloce, affidabile e attendibile al paziente segnalando al clinico eventuali richieste o anomalie che non è stato in grado di gestire.
L’Interfaccia Conversazionale è ad esempio in grado di supportare il paziente nella gestione di malesseri comuni, come influenze e raffreddore, dandogli utili consigli per gestire al meglio la malattia.


Quello che sta avvenendo in ambito sanitario è dunque un cambiamento davvero radicale, soprattutto se si pensa a quanta strada si è fatta nel giro di 18 anni. Ormai è infatti realtà la possibilità di interagire non solo tramite testo ma anche in modalità vocale con assistenti virtuali e umani.

Non va poi sottovalutato che oltre ai vantaggi sopra elencati, questo nuovo canale di comunicazione nel mondo dell’Healthcare è molto apprezzato dai pazienti. È allora necessario che i vari sistemi sanitari implementino sempre più soluzioni che permettano una comunicazione continua scritta e vocale da entrambe le parti.

 

Sources: HealthITOutcomes, 123RF