Il settore dei dispositivi wearable sta facendo registrare cifre da capogiro. L’importanza dell’utilizzo di questi device in ambito sanitario è tale che un numero crescente di persone li utilizza per monitorare il proprio stato di salute. Il 60% inoltre si è detto sicuro che utilizzando un wearable potrebbe avere uno stile di vita più sano. Altre ricerche, invece, dimostrano come i wearable del futuro saranno la chiave per cambiare definitivamente il settore sanitario.

I dispositivi collegati ad applicazioni mobile sono in grado di monitorare sempre meglio uno o più parametri.

Quali sono allora i wearable del futuro che cambieranno il settore sanitario?

Un termometro intelligente

Misurare per 24 ore l’andamento della temperatura corporea quando si è malati. Un wearable apparentemente senza una grossa utilità ma che invece nasconde tutto il suo potenziale.

La registrazione costante della febbre e delle sue variazioni è infatti importante per due motivi. Il primo è quello di permettere una raccolta di dati, utili per creare algoritmi predittivi. Grazie a quest’ultimi sarà così possibile nel tempo capire in anticipo quale possa essere l’andamento dell’influenza e agire in anticipo con la terapia migliore. Il secondo fattore che rende questo wearable così importante è la possibilità, anche da remoto, di avere sotto controllo la salute di un paziente.

Un device davvero utile con molteplici applicazioni sia in ambito domestico che ospedaliero.

Una lente a contatto e un cerotto

La misurazione della glicemia può essere una pratica nel tempo non piacevole. Proprio per questo, sono numerosi i dispositivi wearable studiati per permettere un controllo costante del livello di glucosio senza però dover ricorrere alla pratica di misurazione tramite la goccia di sangue.

È importante che la misurazione di questo valore avvenga in modo periodico, più volte nell’arco della giornata. Solo così è possibile prevedere un picco di ipoglicemia, avvisare in tempo il paziente o il suo caregiver e agire immediatamente per evitare una eventuale crisi.

Tra i wearable sviluppati per questo problema, uno davvero interessante è una lente a contatto. Completamente invisibile, riesce a misurare il livello del glucosio dalle lacrime.

Un’altra soluzione simile è l’utilizzo di un cerotto sulla pelle. Micro aghi, non percepiti dall’utilizzatore del wearable, permettono un monitoraggio costante della glicemia e rilasciano in modo autonomo la quantità di insulina necessaria.

La condivisione dei dati e l’utilizzo di app

I wearable rappresentano chiaramente la chiave di svolta nel processo di e-Health.

Il loro potenziale emerge anche dalla propensione delle persone ad utilizzarli. In una ricerca, il 90% degli intervistati ha ammesso di non avere alcun problema nel condividere i dati registrati dal proprio dispositivo con un medico o utilizzando un’app.

Una conferma di come, se viene garantita la riservatezza e sicurezza dei propri dati, le persone siano propense ad una loro condivisione. Un dato chiaro che vi è una nascente consapevolezza dell’importanza dei Big Data.
A questa loro diffusione si affianca una crescente disponibilità di app mobile dedicate al paziente. Applicazioni sempre più spesso in grado di dialogare con il wearable, raccogliendone i dati ed elaborandoli.