Il mercato degli Smart Speaker è in rapida espansione: dopo Amazon e Google, numerose altre Aziende Tech, come Microsoft, Apple e Lenovo hanno annunciato la loro decisione di entrare all’interno di questo settore con la propria soluzione.

Lo scenario si fa sempre più complesso: a determinare il successo di un marchio rispetto ad un altro non saranno solamente le caratteristiche hardware e software ma anche altre componenti.

All’interno della competizione per guadagnarsi la fetta di consumatori più grande, infatti, i diversi competitor hanno deciso di posizionarsi in modo differente, per offrire vantaggi che le altre Aziende non danno.

Le diverse strategie di posizionamento

Amazon ha il grosso vantaggio di essere stata tra i primi a sviluppare questa soluzione, con la conseguenza che ha già venduto numerosi Smart Speaker, molto di più rispetto a Google. Questo vantaggio, però, potrebbe rapidamente ridimensionarsi: è quasi inesistente l’integrazione dell’Assistente Vocale Alexa con altri dispositivi, ad esempio gli smartphone.

A poter trarre vantaggio da questa scelta strategica della società di Jeff Bezos è Apple che pur essendo entrata in ritardo in questo mercato, ha dalla sua parte il vantaggio di integrare direttamente il suo assistente vocale sia nell’HomePod che in tutti gli altri suoi dispositivi. Questo si traduce nella possibilità di poter dialogare con Siri anche quando non si è in casa, in prossimità dello Smart Speaker, permettendone l’utilizzo in molti più ambiti.

Capire con facilità le domande degli utenti e allo stesso momento fornirgli il risultato di ricerca migliore è fondamentale per far sì che lo Smart Speaker possa davvero essere uno strumento utile. Google, rispetto a tutti gli altri concorrenti, ha come punto di forza possedere il motore di ricerca più popolare, capace di mappare al meglio le domande degli utenti e il tipo di risposta aspettata.

Controllare l’accesso alle informazioni

Chi vincerà all’interno di questo mercato non avrà solo il vantaggio di aver attratto un maggior numero di clienti, e quindi incrementato le sue vendite, ma potrà avere accesso e controllo sulla modalità di accesso alle informazioni da parte degli utenti.

Come già avvenuto in passato con i motori di ricerca, possedere la piattaforma più utilizzata dalle persone per accedere alle informazioni è un’enorme fonte di potere.

Quale Assistente Vocale vincerà?

La sfida è solo all’inizio ed è difficile prevedere come andrà finire.

Hardware, software e prezzo non saranno gli unici elementi che determineranno un vincitore.

Tutti stanno puntando sull’offrire servizi aggiuntivi che possano fidelizzare quella parte di consumatori che li utilizza di più: se Amazon ha integrato Alexa con il suo e-Commerce per permettere alle persone di fare acquisti online vocalmente, Google ha puntato negli Stati Uniti all’integrazione con la rete vendita del colosso Walmart per consentire agli utenti di fare la spesa tramite il loro Google Home.

Sicuramente l’integrazione con numerosi servizi e dispositivi digitali potrebbe essere la chiave vincente per battere la concorrenza: una volta acquisito un cliente sarà difficile per questo in futuro passare ad un altro Smart Speaker in quanto si integrano con specifici prodotti utilizzati in ambiti diversi, dalla casa al lavoro, a cui l’utente tende a rimanere fedele nel tempo.

Cambiare significherebbe dover investire nuovamente in altri prodotti già posseduti e non solo in un nuovo Smart Speaker, si pensi ad esempio all’integrazione di Google Home con il sistema di videosorveglianza Nest Cam IQ.

 

 

Sources: VentureBeat