La principale causa di morte negli Stati Uniti è legata a patologie coronariche che si stima colpiranno circa metà della popolazione adulta entro il 2035. La situazione potrebbe però cambiare utilizzando l’Intelligenza Artificiale per prevedere attacchi cardiaci.

Sfruttare la potenzialità degli algoritmi predittivi e quindi del Machine Learning è infatti ottimo per poter prevedere e anticipare i rischi collegati ad una patologia. Questo utilizzo è ad esempio molto diffuso per rivelare l’insorgenza di un attacco ipoglicemico nei soggetti diabetici.

La ricerca americana

In Florida due università stanno lavorando congiuntamente ad una ricerca in cui si utilizza l’AI per prevedere la mortalità dei pazienti ricoverati in seguito ad un problema cardiaco.

In modo particolare l’obiettivo è quello di arrivare ad avere un quadro più preciso sulla possibilità di sopravvivenza entro l’anno del paziente ricoverato, incrociando i dati con quelli raccolti anche presso altri centri ospedalieri.

Quanto fatto dai ricercatori non è all’apparenza nulla di nuovo. La valutazione del rischio è da ormai molto tempo fatta, anche se in maniera manuale, assegnando dei punteggi ad una serie di parametri registrati. Il vantaggio nell’uso dell’Intelligenza Artificiale per prevedere attacchi cardiaci risiede quindi nel fatto di poter fare questo calcolo in modo più veloce e accurato.

Dietro a questa previsione vi sono ovviamente ancora una volta gli algoritmi predittivi in grado di individuare modelli ricorrenti, con un’accuratezza maggiore rispetto a quanto possa fare qualunque medico. Per questa ricerca, ad esempio, la precisione è stata dell’85%.

Il prossimo step sarà capire come utilizzare le informazioni raccolte per anticipare e limitare i fattori negativi, davvero numerosi, che possono essere la causa di complicanze e influenzare il tasso di mortalità per questa patologia.

I wearable e gli algoritmi predittivi

Un caso recente di cronaca ha portato ancora sotto gli occhi di tutti l’importanza dei dispositivi wearable applicati in ambito medico.

La registrazione costante dei propri parametri vitali come il respiro e il battito cardiaco ha permesso ad un signore che da tempo indossava uno smarwatch di associare il dolore al braccio che sentiva da qualche ora con i segnali di allarme che gli mandava il suo dispositivo. Sullo schermo del device, infatti, compariva un messaggio che evidenziava l’insorgenza di irregolarità nel battito cardiaco. Recandosi in anticipo al pronto soccorso ha potuto anticipare l’esito negativo di un attacco cardiaco.

Questo esempio è solo l’ennesimo di come sia possibile con gli algoritmi predittivi creati dall’Intelligenza Artificiale anticipare eventuali problemi cardiologici ma non solo.

Allo stesso tempo la raccolta dei Big Data è utile per studiare relazioni complesse all’interno dei parametri vitali, fondamentali per cogliere altri fattori che possono influenzare la salute di una persona.

 


I vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in medicina sono incredibili per i pazienti, i clinici e il sistema sanitario stesso: allungamento della vita; prevenzione di rischi collaterali; aderenza alla terapia e un conseguente risparmio notevole anche in termini economici.

 

Sources: VentureBeat, 123RF