La Realtà Virtuale è entrata oramai nella mente di tutti.

Tutti ne abbiamo per lo meno sentito parlare, tuttavia la sua diffusione al grande pubblico è legata prevalentemente al mondo del gaming, rimanendo fuori dall’ambito più prettamente business.

Numeri ed esempi concreti smentiscono questa convinzione e dimostrano come la VR possa essere utile sia in contesti aziendali e di business che nella vita quotidiana, si tratta solo di essere più ottimisti, creativi e di investire di più nell’informazione delle masse.

Alcuni numeri

Le cifre sono positive, i numeri infatti sono in continua crescita, lasciando spazio a prospettive tutt’altro che pessimistiche.

Prendendo come esempio gli Stati Uniti, dati dimostrano come il numero di persone intenzionate a comprare un device di Realtà Virtuale sia raddoppiato nell’ultimo anno.

Tuttavia il numero deve farci riflettere, in quanto parliamo ancora di numeri ad una singola cifra, passando da una media di un 5% nel 2016 ad  un 9% nel 2017. È un risultato da prendere con tutte le precauzioni del caso, che ci fa capire come la tecnologia stia suscitando interesse in una parte del pubblico e sia in crescita, ma come non sia allo stesso tempo ancora diffusa a un largo numero di utenti.

Nulla di preoccupante e di disallineato con la visione generale del panorama. Uno dei grossi  limiti è infatti la bassa conoscenza e dimestichezza che gli utenti hanno con la tecnologia, e una grossa confusione per quanto riguarda i device di utilizzo poiché la VR non è fruibile da un singolo device, ma da molti, caratterizzati per livelli di complessità e accessibilità sul mercato diverse.

E la Realtà Virtuale in ambito business?

Tuttavia esistono numerosi esempi di utilizzo della Realtà Virtuale in ambito business che ci fanno capire come questa tecnologia potrà essere realmente sfruttata e potrà dare un contributo tutt’altro che marginale.

Vediamo insieme alcuni casi di successo e di applicabilità.

Volkswagen

Alcuni esperti del gruppo Volkswagen hanno sviluppato delle applicazioni in Realtà Virtuale per i reparti di produzione e logistica che rendono possibile l’incontro di diversi partecipanti in una stanza virtuale grazie all’uso della VR.

Parlando di una realtà come quella del colosso tedesco, bisogna considerare le ampie dimensioni del suo personale e di come spesso sia difficoltoso comunicare e offrire servizi a tutti in tempi brevi.

Grazie all’uso di VR è stato possibile creare una rete di comunicazione trasversale sia tra le funzioni aziendali, che tra i brand parte del gruppo

In questo modo alcuni dipendenti hanno potuto sperimentare logiche di training e formazione trasversali e contemporanei tra vari utenti grazie all’uso della Realtà Virtuale.

Si tratta ancora di un tool prototipale, lanciato e testato dal Digital Hub di Volkswagen dedicato alla VR, ma presto si potrebbe vedere sul mercato automotive, andando a interessare diversi tipi di realtà.

Lockheed Martin

Lockheed Martin è un’azienda britannica che usa la Realtà Virtuale in ambito business per ridurre in modo considerevole la percentuale di errore dei sistemi di radar integrati sulle navi, un processo molto complesso e che richiede precisione; se l’integrazione ha un margine di errore di qualche millimetro il sistema non funzionerebbe ed intervenire per aggiustarlo risulterebbe estremamente costoso.

La VR aiuta Lockheed Martin a identificare gli errori in fase iniziale, potendo andare a correggere il tiro fin dal principio, guadagnando nettamente in efficienza ed efficacia.

Boeing

Boeing, la più grande costruttrice statunitense di aeromobili e la più grande azienda nel settore aerospaziale, ha in piano di ridurre i costi e tempi dei training dedicati agli ingegneri grazie all’uso di Microsoft HoloLens.

L’obiettivo è allenarli a riconoscere e combinare tra loro diversi pezzi di ricambi, con il sussidio di pop-up di testo e di una voce guida che li aiutano nell’attività allenandoli. L’azienda sta utilizzando la Realtà Virtuale in ambito business anche per altri scopi, come lo studio di spazi addetti al trasporto di merci o per la velocizzazione di processi di mantenimento.

Anche se è ancora presto per l’introduzione della VR all’interno delle aziende in modo massivo, si evince come l’impatto potrebbe essere enorme.

Se combiniamo poi la VR con l’Augmented Reality otterremmo un mercato potenziale di $4,7 miliardi alla soglia del 2025 con un totale di 3,2 user. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire!

 

 

Sources: Business Insider, IT Business Edge;