Questa domanda rappresenta un dubbio che attanaglia molti esperti del settore che, da diverso tempo, stanno cercando di dare una risposta, ma il panorama non si è ancora delineato in modo chiaro e diverse porte vengono lasciate aperte.

Lo stato attuale delle compagnie assicurative

A far vacillare le certezze del mondo assicurativo è la tecnologia, che sta entrando in modo dirompente in questo settore, portando innovazione sia in termini di offerta che nella gestione dei processi aziendali.

Il controllo del rischio verrà sempre più spesso affidato a oggetti smart che controlleranno e regoleranno i luoghi in cui viviamo e lavoriamo o ci accompagneranno durante i nostri viaggi.

Il livello di rischio personale potrà quindi essere calcolato con così tanta precisione che le modalità con cui venivano calcolati i prezzi delle compagnie assicurative in passato diventeranno presto obsolete.

L’assenza di questa parte del lavoro da parte delle compagnie assicurative porta molti esperti dell’ambiente a identificare queste mansioni come non  più appartenenti al settore, ma semplicemente affidate a puri calcoli matematici, algoritmi e rilevazioni scientifiche.

Tuttavia questo slancio di innovazione è da vedersi in chiave positiva in quanto proveniente da un settore altamente conservativo, che vede in gioco molti big players in cui innovare è molto difficile in quanto richiede il cambiamento di sistemi e organizzazioni non solo molto articolate ma anche presenti su scala internazionale.

Tuttavia il settore sta dando sentori di maturità e sembrerebbe pronto ad abbracciare questo tipo di cambiamento

La collaborazione

Le parole chiave nel settore assicurativo sono tre: capitale, dati e distribuzione.

Il capitale è la materia prima di cui si nutrono le compagnie assicurative che, in cambio di somme economiche dispensano servizi per i loro clienti. Inoltre, per il tipo di lavoro svolto, gli assicuratori hanno a disposizione un ampio numero di dati che possono collezionare e aggregare a seconda dell’esigenza. L’aspetto fondamentale, in cui una compagnia assicurativa può costruire un piano vincente e distintivo rispetto al resto del mercato, riguarda proprio la distribuzione e l’aggregazione di questi dati.

Ed è qui che la tecnologia può intervenire in modo vincente andando a supportare il lavoro degli agenti.

Chiaramente non abbiamo un sfera di cristallo che ci mostri in modo chiaro la situazione che avremo tra cinque anni, ma basandoci sui trend degli ultimi mesi possiamo avere delle indicazioni sulla direzione che il mercato sta intraprendendo.

I cambiamenti possono essere improvvisi ma, per far sì che restino rilevanti, le compagnie assicurative devono studiare ed analizzare queste nuove tecnologie e selezionare quelle che possono effettivamente andarsi ad inserire nel loro ecosistema per portare vantaggi significativi e di lungo termine.

Le tecnologie più efficaci sono quelle che hanno il potenziale di cambiare il nostro approccio o semplificare la Customer Experience

Un esempio vincente messo in campo da alcune compagnie assicurative prevede l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

L’utente che subisce o causa un danno può fare foto e inviarle con semplicità alla propria compagnia, senza la necessità dell’intervento da parte di un agente. Questo permette di migliorare l’efficienza e l’efficacia, abbattendo i costi anche per la compagnia assicurativa.

E gli strumenti presenti sul mercato sono vari e implicano l’utilizzo di diverse tecnologie. Ci sono per esempio smartphone che si trasformano in etilometri o applicazioni che ricordano a pazienti con malattie croniche, quando prendere le medicine fungendo loro da reminder. Tutto questo ha un unico obiettivo: ridurre i rischi sia per l’assicurazione che per i clienti.

Tutti questi passi in avanti sembrerebbero andare a ridurrei il lavoro degli assicuratori,  ma la parvenza è solo superficiale. Molte mansioni, oggi compito dell’agente, verrebbero sostituite dalla tecnologia, ma, modificando il metodo di intervento e di aggregazione dei dati, si andrebbero a cambiare anche le metodologie di lavoro.

Un monitoraggio così preciso del cliente fa sì che l’assicurazione possa venire in possesso di numerosi dati che, se analizzati, danno insight positivi sul comportamento della persona, permettendo l’offerta di pacchetti modellati sulle loro caratteristiche.

L’influenza della tecnologia nel settore assicurativo continuerà a crescere con il tempo e piuttosto che essere vista come una minaccia,le compagnie assicurative dovrebbero vedere negli innovatori una vera e propria risorsa da cui trarre vantaggi.

Lavorando e cooperando gli agenti possono ottenere informazioni fondamentali sui propri clienti, capire le loro esigenze nel profondo e migliorare il potere della loro offerta. L’innovazione non sta quindi cannibalizzando il mercato, ma sta semplicemente modificando il modo di lavorare.

La bravura sta nell’adattarsi e nel saperne cogliere le potenzialità.

 

Sources: Insurance Journal, Banking Tech, Visual Hunt