La rivoluzione digitale che è in corso sta modificando ogni aspetto della nostra vita quotidiana: lavoro, tempo libero e il modo di fare acquisti stanno cambiando grazie all’introduzione delle nuove tecnologie.

Il mondo del Retail è uno dei settori che sta risentendo maggiormente della diffusione di innovazioni tecnologiche, in un processo iniziato negli Anni Cinquanta con l’utilizzo dei primi codici a barre e che hanno permesso la nascita del Retail 2.0, dominato dalla nascita dei grandi magazzini e ipermercati. Negli Anni Novanta, con l’avvento di Internet, è nato il mondo dell’e-commerce che ha dato origine al Retail 3.0.

Il Retail 4.0

L’evoluzione tecnologica in questo settore è stata talmente veloce che oggi già si parla di Retail 4.0 o di Digital Retail, ovvero di un settore dominato dall’introduzione dell’omnicanalità, dalla necessità di andare incontro ad un nuovo modo dei consumatori di relazionarsi con i prodotti.

Si tende, infatti, a compare on-line ma si vuole ancora vedere il prodotto nello store. Allo stesso tempo, si compra su Internet ma si ritira il prodotto presso il punto vendita. Per questo motivo stanno nascendo negozi nei quali non è possibile comprare nulla ma nati esclusivamente per provare e toccare con mano i prodotti che poi si acquisteranno on-line. Queste soluzioni vanno incontro all’esigenza di molti consumatori che prima di comprare vogliono vedere e provare il prodotto e permette di ridurre l’elevato costo di gestione dei resi.

In questa nuova fase del Retail a cambiare sono tutte e quattro le fasi che caratterizzano l’esperienza di acquisto: fase decisionale, acquisto, pagamento e post-acquisto.

Come cambia il processo decisionale

Il processo decisionale prima dell’acquisto è stato fortemente influenzato dall’avvento di nuove tecnologie, soprattutto a causa del mobile: lo smartphone rappresenta il modo migliore per raccogliere informazioni su preferenze e modalità di acquisto dei consumatori. Contemporaneamente, per quest’ultimi è il mezzo preferito per comprare: permette di risparmiare sia tempo, infatti non ci si deve recare fisicamente in negozio e fare code alla cassa, che soldi, poiché online è più facile imbattersi in offerte, molto spesso personalizzate in base alla propria propensione all’acquisto.

Per questo motivo, molti negozi stanno andando verso questa direzione, sviluppando app e impostando campagne di comunicazione per aumentare la propria presenza sui social network. L’obiettivo è quello di trasmettere la propria Brand Identity e di garantire una Customer Experience indimenticabile, capace di influire sul processo decisionale del consumatore, che sia anche personalizzata sulle sue esigenze e gusti.  Per questo è fondamentale adottare tecnologie che permettano di monitorare il processo decisionale del cliente e investire su soluzioni che prevedano lo studio del suo comportamento.

Quali sono, quindi, le principali tecnologie adottate dal mondo del Retail nella fase di pre-vendita?

Proximity Marketing e personalizzazione

Qualsiasi persona che cammina per strada ha ormai in tasca uno, a volta anche due, smartphone. Molte aziende stanno sfruttando questa diffusione capillare dei device mobile per iniziative di proximity marketing.

Una delle soluzioni più utilizzate per il marketing di prossimità si basa sulla tecnologia Beacon che consente ai dispositivi di trasmettere e ricevere piccoli messaggi via Bluetooth entro brevi distanze. Il dispositivo Beacon invia i messaggi contenenti le informazioni, ricevute sul device mobile grazie all’installazione di un’apposita app.

Le sue potenzialità sono incredibili sia per il cliente che per il venditore. Per il primo i vantaggi iniziano già fuori dal punto vendita: quando si trova nelle sue prossimità, può vedere sul proprio dispositivo volantini, messaggi promozionali e informazioni su come raggiungerlo. Una volta dentro allo store, invece, muovendosi può ricevere offerte e maggiori dettagli relativi al prodotto cui è più vicino.

Per il negozio, il vantaggio consiste nella raccolta di numerosi dati, fondamentali per capire le modalità di acquisto del cliente, come si muove all’interno dello store, come prende le decisioni prima di procedere all’acquisto. Inoltre, l’invio di messaggi promozionali, basati sui dati raccolti precedentemente, permette di fidelizzare un cliente e di spingerlo maggiormente a comprare un prodotto o servizio.

L’utilizzo del marketing proximity consente quindi di personalizzare ancora di più l’esperienza del consumatore, tramite l’invio di offerte personalizzate con notifiche push o coupon via e-mail.

Una migliore Customer Experience

Esistono anche altre soluzioni da integrare all’interno del negozio e che sono importanti per migliorare sia la Customer Experience che per supportare la forza vendita, come tablet per monitorare la presenza in magazzino di un determinato prodotto.

Per il cliente si stanno sviluppando soluzioni come il camerino virtuale, che si può utilizzare sia nel negozio che a casa e permette di provare virtualmente alcuni prodotti, e la vetrina interattiva, dotata di tecnologia touch screen che permette di visualizzare i prodotti ancora prima di entrare nello store.

Sempre più diffusa è anche la presenza di totem multimediali in cui poter sfogliare direttamente in negozio il catalogo, avere maggiori informazioni su prodotti e servizi o verificarne la disponibilità o comprare on-line.

Ma non sono solo le ultime tecnologie ad essere utilizzate. Molti store puntano sempre di più su una Customer Experience coinvolgente grazie ad installazioni temporanee interessanti o all’utilizzo di maxi schermi in grado di far sentire il cliente immerso nella realtà del Brand. Immersione che può essere ulteriormente amplificata da soluzioni che prevedono l’adozione di Realtà Aumentata e Virtuale.

Per quanto riguarda le soluzioni out-store, a supporto del cliente, sicuramente nell’ultimo anno hanno preso sempre più piede i Chatbot, capaci di offrire assistenza tutti i giorni e a tutte le ore a problemi di facile risoluzione. È anche grazie a loro che la Customer Experience migliora, che il consumatore si avvicina al Brand e alla decisione finale di acquisto.

Per sviluppare e integrare tutte queste tecnologie, fondamentali nel percorso verso la retail excellence, è necessario avere una Data Driven Strategy e un’infrastruttura capace di memorizzare, analizzare e tradurre in informazioni tutti i dati raccolti.

 

 

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