La digitalizzazione che sta vivendo attualmente il settore dell’Healthcare fa sì che vi sia un cambiamento nel modo in cui il paziente si approccia alle tematiche relative la sua salute. Proprio come avvenuto nel mercato farmaceutico, in cui si parla sempre più di consumatore fidelizzato ad un brand piuttosto che di paziente, questo cambiamento sta coinvolgendo e trasformando anche il mondo sanitario.

A cambiare è soprattutto il ruolo che il paziente ha all’interno di un percorso terapeutico: mentre prima eseguiva passivamente le indicazioni di un clinico, adesso è molto più informato, e frequentemente cerca nella Rete risposte, spesso non attendibili, a degli specifici problemi di salute.

Empowerment con Wearable e applicazioni PSP

Il coinvolgimento e una maggiore consapevolezza del paziente, in inglese definito come empowerment, è oggi possibile anche grazie ai dispositivi digitali. Utilizzando device wearable, come un comune smartwatch fino ad arrivare ai nuovi wearable praticamente invisibili, si è in grado di raccogliere grosse moli di dati che, oltre a permettere lato clinico la creazione di modelli predittivi e un monitoraggio costante, consentono al paziente stesso o al suo caregiver di avere una chiara idea dell’andamento della terapia.

A supporto di questi dispositivi sono spesso realizzate delle applicazioni, che rientrano all’interno della tipologia denominata Patient Support Program (PSP), quali ad esempio quella sviluppata da Vidiemme, e che spesso integrano un Assistente Virtuale. Grazie a queste app, il paziente può registrare attivamente informazioni quotidiane, non rilevabili dal wearable, come ad esempio il suo stato d’animo.

Questi strumenti di monitoraggio, in un sistema sanitario privato come quello americano, sono utilizzati sempre di più per misurare quanto il paziente si impegna nella terapia o in generale nel mantenere uno stile di vita il più sano possibile. Così facendo è possibile premiare i suoi sforzi, ad esempio permettendogli di pagare un premio assicurativo inferiore. Per aumentare il coinvolgimento, inoltre, sono molto spesso introdotte logiche di gamification.

Perché è importante l’Empowerment del Paziente?

Coinvolgere e rendere più consapevoli i pazienti è importante per una maggiore aderenza alla terapia: avere degli strumenti per la registrazione quotidiana dei progressi nel percorso di cura oppure tenere meglio sotto controllo eventuali fattori di rischio può essere molto motivante per continuare uno specifico trattamento, anche quando sembra che non vi siano risultati positivi.

Grazie al Digital Health si ha così un’opportunità concreta di migliorare l’efficacia delle cure e di incoraggiare un approccio reattivo nei confronti della salute, di fornire ai pazienti gli strumenti per massimizzare o migliorare i risultati.

Nel caso dei pazienti diabetici, ad esempio, prima che si manifesti la malattia vera e propria alcuni passano in una fase definita come pre-diabetica. Dare a queste persone degli strumenti per correggere il proprio stile di vita, misurare i propri valori autonomamente e auto valutarsi permetterebbe di diminuire l’incidenza di questa patologia nei soggetti a rischio e di iniziare un dialogo clinico-paziente prima che la malattia si manifesti completamente, con tutti i suoi danni collaterali.

 

Questo cambiamento è stato generato non solamente dall’avvento delle nuove tecnologie che hanno portato alla nascita di una Digital Health ma anche da un cambiamento avvenuto nel paziente stesso che vuole sempre di più una comunicazione aperta, un feedback proattivo, sentirsi educato e coinvolto in un percorso di consapevolezza sulla propria salute. Adesso, grazie a queste tecnologie, è possibile venire in contro a queste sue necessità.

 

 

Sources: HealthcareInAmerica, 123RF